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Gli studi in corso sulle nuove terapie per le alopecie

Prostaglandine

Recentemente diversi studi hanno evidenziato il ruolo chiave delle Prostaglandine come mediatori della crescita del pelo. L’azione di questi mediatori intercellulari sul follicolo pilifero è molto diversa a seconda del tipo di prostaglandine coinvolte. Una classe di prostaglandine, le PGE e le PGF alfa, hanno un effetto positivo sulla crescita del capello. Uno dei meccanismi d’azione del Minoxidil è proprio un’attivazione della PGE ed è già in commercio negli USA un principio attivo per l’allungamento e la ricrescita delle ciglia, che si basa su di un analogo delle PGE ( Bimatoprost) . Questo stesso principio attivo a più alte concentrazioni è attualmente in studio per il trattamento dell’alopecia androgenetica maschile e femminile. Gli studi clinici sono già iniziati da circa un anno ed è probabile che fra 2 anni circa il prodotto sia disponibile in commercio.
Un altro analogo , il Latanoprost si è dimostrato efficace in uno studio clinico ed è disponibile come preparato galenico.
Un’altra classe di prostaglandine, la Prostagladina D2 , ha invece un effetto negativo sulla crescita dei peli e sulla calvizie. Uno studio recente condotto presso l’università’ della Pennsylvania ha evidenziato che la Prostaglandina D2 è un possibile promotore in tutti i tipi di alopecia. Topi geneticamente modificati per produrre alti livelli di PGD2 soffrono di alopecia diffusa. I soggetti affetti da calvizie presentano elevati livelli di Prostagladina D2 sintetasi ( un precursore della prostaglandina D2) nelle biopsie effettuate nel cuoio capelluto affetto da calvizie ma bassi livelli della stessa nelle aree del cuoio capelluto non affette . La PGD2 agisce sulla cellula legandosi a specifici recettori, il recettore implicato nella calvizie è il recettore GPR44. Questo stesso recettore è implicato in altre patologie scatenate da PGD2, quali l’asma e vi sono già farmaci che bloccano questo recettore in studio per il trattamento dell’asma. E’ ipotizzabile che nel prossimo futuro il trattamento della calvizie possa essere basato sia su analoghi delle Prostaglandine PGF alfa che su inibitori delle prostaglandine PGD2 al fine di stimolare il follicolo ed allo stesso tempo impedire l’azione negativa della prostaglandine PGD2. Utilizzando questa via si agirebbe quindi in maniera molto specifica per un’ottimale efficacia e sicurezza.

Neogenesi follicolare

La neogenesi follicolare è un futuro promettente. Vi sono in questo momento almeno 4 industrie che hanno sviluppato tecniche innovative volte a creare nuovi follicoli o ringiovanire e riprogrammare I follicoli miniaturizzati e dormienti. L’hair stimulating complex è una soluzione iniettabile che contiene fattori di crescita determinanti per lo sviluppo follicolare fra cui le proteine Wnt e i loro co-fattori. L’hair stimulating factor è ottenuto da cellule neonatali che vengono mantenute in coltura in un ambiente a basso contenuto di ossigeno. Uno studio pubblicato ha evidenziato un aumento del numero dei follicoli dopo una singola iniezione intradermica . Attualmente sono in corso studi clinici per verificare efficacia e sicurezza.Altre compagnie ( Aderans, Replicel ) stanno sviluppando tecniche di autotrapianto di “cellule tricogeniche” che vengono prelevate da aree del cuoio capelluto non affette da calvizie , moltiplicate in vitro e poi iniettate nelle aree calve. I risultati delle prime sperimentazioni sono molto promettenti con aumento del numero di follicoli terminali nelle aree iniettate già dopo 6 mesi dal trattamento.
Infine lo stesso ricercatore coinvolto nel recente studio sulle prostaglandine PGD2 e caduta dei capelli è parte di una compagnia che sta studiando gli effetti di un prodotto topico da applicare sul cuoio capelluto dopo avere provocato delle microferite . Nello sviluppo e nella crescita del follicolo sono coinvolti fattori di crescita e citochine simili a quelli coinvolti nella guarigione delle ferite.

Finasteride topica

Sebbene sia dimostrato che la finasteride 1 mg e la dutasteride 0.5 mg mg siano efficaci nell’arrestare la progressione e nell’indurre la ricrescita dei capelli nel maschio affetto da calvizie, molti pazienti sono preoccupati dei possibili effetti collaterali a lungo termine. In particolare sono i media che negli ultimi anni hanno divulgato notizie allarmistiche, tra l’altro non basate su alcuna evidenza scientifica, che hanno ampliato lo stato d’ansia di alcuni pazienti nei confronti di questi farmaci. Questo ha portato allo sviluppo di prodotti topici, in questo momento in fase ancora sperimentale. E’ infatti necessario un veicolo speciale che permetta l’assorbimento locale ma non sistemico del farmaco. Attenzione quindi a lozioni galeniche che non assicurano che l’assorbimento della finasteride topica sia limitato al cuoio capelluto.

Plasma ricco di piastrine (PRP)

Il plasma ricco di piastrine (PRP) è una preparazione autologa di plasma con > di 1.000.000/μl di piastrine che sono in grado di produrre fattori di crescita e citochine, che stimolano i fibroblasti e le cellule staminali .Nel campo della chirurgia del trapianto si è visto che unità follicolari pre-trattate con PRP prima di essere trapiantate portavano ad un aumento della densità e della crescita dei capelli . Si pensa che questo effetto sia dovuto alla stimolazione delle cellule staminali ad opera dei fattori di crescita rilasciati dalle piastrine. Un altro studio effettuato sui topi ha mostrato che il PRP induce la proliferazione delle cellule della papilla dermica, prolunga l’anagen, aumenta la sopravvivenza delle cellule del follicolo pilifero e stimola la crescita dei capelli. Non vi sono ancora studi scientifici controllati che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di questo trattamento nella alopecia androgenetica.