Le alopecie cicatriziali sono un gruppo di patologie infiammatorie che distruggono irrimediabilmente il follicolo. All’esame dermatoscopico è subito evidente l’assenza degli orifizi follicolari

Alopecia Cicatriziale dermatoscopia

La dermatoscopia mostra l’assenza di follicoli tipica delle alopecie cicatriziali

Lichen plano pilare

E’ una malattia infiammatoria che porta alla distruzione definitiva del follicolo pilifero e quindi ad un’alopecia cicatriziale irreversibile. Per questo è importante diagnosticare questa malattia il più presto possibile, prima che provochi dei danni estetici gravi e talvolta devastanti.La malattia non è rara: si manifesta con piccole chiazze prive di capelli talvolta arrossate ed atrofiche. Un attento esame del cuoio capelluto attorno alle chiazze permette di vedere lesioni infiammatorie attorno ai capelli ancora presenti. E’ tipico un intenso prurito del cuoio capelluto, che a volte può precedere anche di molti mesi lo sviluppo delle prime chiazze alopeciche. La causa è sconosciuta, si tratta di una patologia autoimmune che può essere precipitata dallo stress, da farmaci e da traumi meccanici, incluso il trapianto di capelli. (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “Lichen planopilaris following hair transplantation and face-lift surgery”). Il trattamento del lichen plano-pilare consiste nell’assunzione di cortisonici per via generale, associati a farmaci antinfiammatori e talvolta immunosoppressivi.

Alopecia fibrosante frontale

Questa malattia, da alcuni considerata una variante del lichen planopilare, colpisce quasi esclusivamente le donne dopo la menopausa (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “Alopecia fibrosante frontale”) e provoca una recessione dell’attaccatura dei capelli e la perdita delle sopracciglia e dei peli degli arti (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “Lonely hair: a clue to the diagnosis of frontal fibrosing alopecia”).
I primi ad essere colpiti sono i peli sottili, presenti all’attaccatura della fronte (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “Absence Of Vellus Hair In The Hairline: A Videodermatoscopic Feature Of Frontal Fibrosing Alopecia.”). L’alopecia è definitiva, in quanto cicatriziale, e lentamente progressiva.
Vi è in questo momento “un’epidemia” di questa malattia in tutto il mondo, ad eccezione dei paesi asiatici. Si sospetta una causa ambientale, non ancora identificata. A volte sono interessati più membri dello stesso nucleo familiare (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: ” Familial frontal fibrosing alopecia.”). E’ importante una terapia generale e locale per evitare la progressione della recessione frontale.

Lupus eritematoso discoide

Questa patologia di natura autoummune può colpire il cuoio capelluto provocando chiazze di alopecia cicatriziale con rossore , infiammazione e desquamazione. E’ importante confermare la diagnosi con una biopsia che deve essere effettuata in un’area di attività guidata dalla dermatoscopia. (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “Dermoscopy guided scalp biopsy in cicatricial alopecia.”). La patologia è peggiorata dall’esposizione solare e da alcuni farmaci ed è sempre necessario escludere, attraverso gli esami di laboratorio, un possibile Lupus Sistemico. La terapia utilizza farmaci cortisonici ed antimalarici.

Alopecia cicatriziale centrale centrifuga

Questa alopecia, esclusiva della raza nera, è secondo molti autori causata da danni meccanici e chimici dovuti all’acconciatura. L’alopecia interessa tipicamente la porzione centrale del cuoio capelluto. L’area affetta non è completamente glabra ma presenta capelli sottili e alcuni capelli terminali preservati. Spesso il paziente lamenta prurito e bruciore. L alopecia si estende centrifugamente in modo lento e progressivo. E’ essenziale confermare la diagnosi con una biopsia (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “A detective look at hair biopsies from African-American patients.”), per valutare anche l’entità dei fenomeni infiammatori e la necessità di un trattamento orale o topico. E’ indispensabile cambiare il tipo di acconciatura e ridurre al minimo la trazione.

Follicoliti decalvanti

Il termine follicoliti decalvanti descrive uno spettro di affezioni del cuoio capelluto caratterizzate da manifestazioni papulo pustolose recidivanti e da alopecia cicatriziale. Tipicamente le lesioni interessano solo le aree di cuoio capelluto provviste di peli terminali e la malattia si espande centrifugamente provocando alopecia cicatriziale con manifestazioni infiammatorie ai bordi della chiazza alopecica, laddove i capelli sono ancora presenti ; una tipico sintomo della malattia sono le cosidette “ follicoliti a ciuffo” caratterizzate dalla presenza di ciuffi di 10-15 capelli che emergono da un unico orifizio follicolare, come I capelli di una bambola. (Vedi articolo Pub Med della Dr.ssa Antonella Tosti ed altri: “How not to get scar(r)ed: pointers to the correct diagnosis in patients with suspected primary cicatricial alopecia.”). L’esame colturale delle lesioni pustolose mostra la presenza di Staphylococcus aureus in circa il 90% dei pazienti. Gli esami ematochimici sono generalmente normali, è talvolta possibile evidenziare un’alterazione della chemiotassi e/o della fagocitosi dei granulociti neutrofili. Il trattamento delle follicoliti decalvanti è basato sulla terapia antibiotica sistemica protratta; l’associazione rifampicina-clindamicina produce spesso una remissione della sintomatologia anche se le manifestazioni cliniche talvolta recidivano con la sospensione del trattamento