Che cosa sono i parabeni e perché l’etichetta di molti prodotti cosmetici riporta la scritta “ paraben free”?

Dr.ssa Antonella Tosti

I parabeni, o esteri dell’acido para-amino-benzoico, sono un gruppo di conservanti largamenti utilizzati nell’industria cosmetica e farmaceutica.

Qualsiasi prodotto che contiene acqua ha, infatti, necessità di un conservante per evitare la proliferazione di microorganismi che non solo danneggiano il prodotto, ma possono essere nocivi per la salute del consumatore. Nel mercato da oltre ottanta anni I parabeni sono conservanti efficaci, non troppo costosi e molto raramente causa di reazioni irritative o allergiche.

 

Negli ultimi 10 anni tuttavia i parabeni sono stati al centro di una grande polemica a causa dei loro effetti estrogeno-simili che potrebbe correlare il loro uso come conservanti dei cosmetici, e in particolare dei deodoranti, all’insorgenza del carcinoma della mammella. E’ noto, infatti, che gli estrogeni hanno un ruolo nello sviluppo e nell’accrescimento di alcuni tumori mammari.

Quali sono i dati disponibili? CONTRO parabeni: I parabeni possono attivare il recettore cellulare

per gli estrogeni e aumentare la proliferazione delle cellule tumorali mammarie in coltura. Il numero di tumori mammari localizzati nel quadrante superiore esterno della mammella è in costante aumento. Uno studio ha evidenziato la presenza di parabeni nel tessuto mammario normale e in campioni di tumori della mammella. PRO parabeni: La più alta incidenza di cancro al seno nel quadrante superiore esterno può essere dovuto alla maggiore quantità di tess

uto mammario in questo quadrante. Non vi è una maggiore incidenza di cancro al seno nelle donne che usano antitraspiranti rispetto a quelle che non li utilizzano. In realtà I parabeni sono utilizzati molto raramente come conservanti dei deodoranti. L’affinità dei parabeni al recettore per gli estrogeni è molto bassa, 10,000 -1,000,000 volte inferiore a quella dell’estradiolo e 10-100 volte inferiore a quella dei fitoestrogeni derivati dalla soia.

Diver

si gruppi scientifici europei nel settore di prodotti alimentari, cosmetici e farmaceutici hanno indipendentemente concluso che non vi sono evidenze scientifiche che dimostrano un ruolo dei parabeni nel tumore al seno.

 

Legislazione europea

In gran part

e dei paesi europei la concentrazione massima autorizzata nei prodotti cosmetici è dello 0.4% per ciascun parabene e dello 0.8% per l’associazione di parabeni differenti. In Danimarca I parabeni sono vietati nei prodotti per bambini al disotto dei 13 anni.

 

Paraben-free/Preservative-free

Fino ai primi anni 2000 i parabeni erano presenti in oltre il 90% dei prodotti cosmetici. Un recente studio svedese dimostra che i parabeni sono oggi presenti nel 44% dei prodotti cosmetici. Negli ultimi 10 anni, infatti, molti laboratori cosmetici hanno scelto di sostituire i parabeni con altri conservanti e di pubblicizzare i loro prodotti come “ privi di parabeni” per migliorare il marketing e l’immagine. Alcuni cosmetici sono pubblicizzati come “privi di conservanti” anche se realtà contiene sostanze chimiche con proprietà antisettiche e antimicrobiche che però non fanno parte della lista ufficiale dei conservanti ammessi dalla Comunità

Europea. In realtà solo i prodotti “mono-uso” possono veramente essere privi di conservanti!

 

 

Possibili alternative

Vi sono numerosi conservanti che possono essere utilizzati al posto di parabeni, tutti certamente molto più allergenici. Alcuni dei conservanti più comunemente usati sono liberatori di formaldeide, ad esempio quaternium 15, imidazolidinil urea, diazolidinilurea e dimetiloldimetilidantoina. Questi conservanti sono più spesso causa di reazioni allergiche e , liberando formaldeide, non sono affatto scevri da rischi. La formaldeide fa infatti parte delle sostanze considerate con certezza cancerogene per la specie umana . Un altro conservante molto diffuso è il Kathon CGR (che è una miscela di metilcloroisotiozalinone e isotiozalinone) , questo conservante ha causato una vera e propria epidemia di reazioni allergiche nella metà degli anni 80, tanto che la EC ha dovuto limitarne le concentrazioni d’uso.

Un recente studio retrospettivo danese mostra un incremento dell’allergia ai conservanti nel corso degli ultimi 25 anni, il conservante più spesso causa di allergie nel periodo 2000-2008 è

stato il dibromodicianobutano (vietato dalla EC a partire dal ) seguito dalla formaldeide, dal Kathon CG ® e dai liberatori di formaldeide quaternium-15 e diazolidinil urea.

 www.antonellatosti.it